Tacco di ''TEXILE''

Tacco di ''TEXILE''

Il Tacco Texile è uno dei più noti tacchi che caratterizzano il paesaggio del sud della Barbagia e dell'Ogliastra. I tacchi sono aridi e isolati altopiani che contribuiscono con il loro aspetto a rimarcare il carattere aspro del territorio.

Da qualsiasi punto del paese di Aritzo, lo sguardo viene naturalmente attratto da una presenza maestosa e solitaria: il Tacco di Texile. Si tratta di un’imponente formazione calcarea che si erge su una collina verdeggiante, dominando il paesaggio circostante con la sua forma singolare e imponente. Questo rilievo, isolato e scenografico, è uno dei simboli naturali più riconoscibili del paese, tanto da essere visibile anche da grandi distanze.

Secondo una suggestiva leggenda, proprio da questo luogo sacro San Efisio, il martire e patrono di Cagliari, avrebbe predicato il Vangelo ai popoli barbaricini, contribuendo alla loro conversione al cristianesimo. In un’epoca in cui la religione cristiana si stava lentamente diffondendo tra le popolazioni montane, ancora legate a culti ancestrali e pagani, l’apparizione e la parola del santo avrebbero avuto un effetto miracoloso.

La tradizione popolare racconta che, a seguito della predicazione di San Efisio, il paesaggio stesso si trasformò per volontà divina: gli sterpi e i cespugli spinosi che ricoprivano le pendici della collina lasciarono improvvisamente spazio a rigogliosi boschi di castagni e noccioli. Questo miracolo avrebbe simboleggiato non solo la fertilità portata dalla fede cristiana, ma anche l’abbondanza futura per il popolo convertito.

Oggi, l’area che circonda il Tacco di Texile è effettivamente ricca di vegetazione e costituisce uno dei contesti naturali più affascinanti del territorio, non solo per la sua bellezza paesaggistica, ma anche per la sua biodiversità. I boschi che circondano il tacco offrono rifugio a numerose specie animali e vegetali, rappresentando un importante polmone verde della Barbagia.

Il Texile, oltre che simbolo religioso e naturale, è diventato nel tempo anche un luogo identitario e di memoria collettiva per la comunità aritzese. Escursioni, racconti tramandati, devozione popolare e attività di valorizzazione ambientale lo rendono ancora oggi un punto di riferimento spirituale e culturale. Una montagna che parla, tra leggenda e realtà, della connessione profonda tra fede, natura e tradizione.